FLC CGIL: PREVISTO UN TAGLIO DI 113 POSTI NELLE SCUOLE SIRACUSANE

COMUNICATO STAMPA
A RISCHIO I PARAMETRI MINIMI DI VIVIBILITA’ NELLE AULE
Il prossimo primo settembre inizierà con 113 cattedre in meno in provincia di Siracusa. A tanto ammonta il taglio disposto dal ministero della pubblica istruzione in applicazione della Finanziaria per quanto riguarda la provincia di Siracusa. Secondo i tecnici di viale Trastevere, infatti, l’aumento del numero medio di alunni per classe dello 0,4%, previsto dalla Finanziaria, produce a regime, per la sola Sicilia, una riduzione del numero delle cattedre nell’ordine complessivo di 1.129 posti che, per la sola provincia di Siracusa, impone la perdita di 41 posti nella scuola primaria, di 27 nella scuola media e di 45 nella scuola superiore. Il fenomeno rischia di produrre il sovraffollamento delle classi e di compromettere la sicurezza degli alunni e del personale docente e non docente.
“L’ingiustificata diminuzione d’organico prevista per la provincia di Siracusa – dichiara Roberto Alosi, Segretario Generale della FLC CGIL, – oltre che mortificare le esigenze della scuola siracusana e deludere le aspettative di un contesto socio culturale che necessita di investimenti e non di ulteriori pesanti tagli, rischia di saturare all’inverosimile la capienza delle nostre aule comprimendovi regolarmente più di 30 alunni. Questo confligge in modo stridente con la normativa vigente in materia di salubrità degli ambienti scolastici che, ai sensi del decreto ministeriale del 18/12/75emanato dal Ministro per i lavori pubblici di concerto con il Ministro per la pubblica istruzione, impone uno spazio minimo disponibile di 1,80 metri quadri per ogni alunno di scuola dell’infanzia e primaria e di 1,96 nel caso di scuole secondarie. Due parametri, fino ad oggi troppo frettolosamente disattesi dai dirigenti scolastici della nostra provincia, concepiti dal legislatore per garantire il necessario ricambio d’aria, limitando il rischio di contagio per le malattie infettive e per consentire l’evacuazione in caso di incendi e calamità. Una norma primaria in termini di incolumità e sicurezza da tener ben presente nelle complicate fasi di elaborazione degli organici relativi al prossimo anno scolastico che chiama in causa fortemente il problema dell’edilizia scolastica nella nostra provincia e della compatibilità normativa fra intollerabili tagli occupazionali e il rispetto dei parametri minimi di sicurezza previsti dalla legge”.
 
Il Segretario Generale FLC CGIL
                                                         Roberto ALOSI
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